La questione del simbolismo civile nell'ultimo De Martino
Abstract
Alla fine degli anni Cinquanta Ernesto De Martino si pose la domanda di come rispondere alla «fame di simboli» delle moderne società post-religiose. Si tratta di un tema che ha una lunga gestazione nel pensiero demartiniano e le cui radici vanno ritrovate nella proposta giovanile di una «religione civile», poi nel ripensamento critico della crociana «religione della libertà» e del mito soreliano dello sciopero generale, e che infine si accompagna alla critica agli aspetti “religiosi” della recente storia del comunismo sovietico, che fanno da contrappasso all'insufficiente comprensione marxista della religione. Il saggio si chiude mettendo in evidenza una serie di questioni aperte, che attengono allo statuto del simbolismo civile e, più in generale, alla lettura demartiniana del fenomeno religioso nel suo imprescindibile legame con la storia
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